Punto panoramico da dieci e lode

A Boiler Bay siamo stati tre giorni per goderci a pieno il paesaggio rilassandoci con il suono dell’oceano.

Siamo stati un giorno intero dentro al van a lavorare, portare avanti i nostri tanti progetti ma anche perché per un giorno intero il tempo non è stato perfetto ma è anche bello ammirare la natura che cambia.

Giada e Matteo dopo aver condiviso la cena con noi il mattino seguente hanno proseguito il loro viaggio e con il mezzo che hanno a disposizione possono macinare molti più chilometri rispetto a noi e marciare anche ad una velocità più alta; è stato un vero piacere incontrarli anche perché condividono il nostro stesso sogno, quello di arrivare ad Ushuaia.

Siamo sicuri di incontrarli di nuovo lungo il percorso perché alla fine il mondo è davvero piccolo; noi nel frattempo continuiamo con la pianificazione degli spostamenti anche perché lungo la costa ci sono un sacco di cose da ammirare.

Un tuo piccolo gesto può fare la differenza…

Continua...

Quando siamo ripartiti ci attendeva una bella giornata di sole ed è proprio il modo migliore per dire arrivederci ad un luogo unico che ha saputo trasmetterci emozioni incredibili; come prima tappa intermedia abbiamo deciso di fare una sosta intermedia a Firenze, ci sentivamo pronti per tornare in Italia.

In realtà siamo pronti a confessarvi una cosa ossia che agli Americani piace prendere in prestito i nomi di città appartenenti ad altri Stati; abbiamo constatato che ci sono un sacco di nomi legati a paesi italiani ma non solo, piacciono anche quelli spagnoli.

Florence, scrivendo il nome in inglese si trova in Oregon e abbraccia il Pacifico però ci siamo solo passati senza fermarci però potete ammirare le sue spiagge e le sue dune di sabbia dove si possono fare un sacco di attività, come lo snowboard oppure marciare su una dune buggy.

Il tragitto prevede 330 chilometri, cinque ore di guida e dopo essere passati per South Bend ci stava aspettando anche North Bend, giusto per non farci mancare nulla.

Ci siamo addentrati nella natura di Battle Rock

Il panorama cambia sempre

Viaggiare con la Furgo lungo la costa è come un sogno che si avvera, ci sembra di essere all’interno di un film perché stiamo ammirando la natura in tutta la sua bellezza e durante il percorso ci siamo imbattuti in un luogo davvero incredibile: Battle Rock Park lungo l’Oregon Coast Trail.

Prende il nome da un conflitto avvenuto tra i Nativi Qua-to-mah e i militari guidati dal Capitano William Tichenor.

Questo luogo rientra nella lista dei posti più affascinanti e incredibili da ammirare lungo la costa e se si è abbastanza fortunati si possono anche avvistare le balene; noi ovviamente lo siamo poco e non le abbiamo viste.

Due diversi vi permettono di ammirare da più vicino le conformazioni rocciose che si sono create nell’oceano ma la cosa che ci ha stupito maggiormente è stata una panchina sopra una collinetta.

Ci siamo addentrati nella natura di Battle Rock

Viaggiare con la Furgo lungo la costa è come un sogno che si avvera, ci sembra di essere all’interno di un film perché stiamo ammirando la natura in tutta la sua bellezza e durante il percorso ci siamo imbattuti in un luogo davvero incredibile: Battle Rock Park lungo l’Oregon Coast Trail.

Prende il nome da un conflitto avvenuto tra i Nativi Qua-to-mah e i militari guidati dal Capitano William Tichenor.

Il panorama cambia sempre

Questo luogo rientra nella lista dei posti più affascinanti e incredibili da ammirare lungo la costa e se si è abbastanza fortunati si possono anche avvistare le balene; noi ovviamente lo siamo poco e non le abbiamo viste.

Due diversi vi permettono di ammirare da più vicino le conformazioni rocciose che si sono create nell’oceano ma la cosa che ci ha stupito maggiormente è stata una panchina sopra una collinetta.

Lo squarcio nella roccia a Meyers Creek

Il sole abbraccia il gabbiano

L’idea non è brutta ma se c’è tanto vento come nel giorno in cui siamo andati noi diventa difficile stare seduti ad ammirare il panorama.

Uno dei due sentieri conduce direttamente alla spiaggia per farvi sentire ancora più vicini; poi potete anche trovare un Visitor Center e anche dei bagni aperti 24 ore su 24.

Dopo aver visto questa bellezza naturale abbiamo continuato a macinare chilometri per arrivare nel posto visto sull’applicazione IOverlander al tramonto, mica possiamo privarci dei tramonti sulla costa.

Così dopo un’altra ora e mezza di strada siamo finalmente giunti a destinazione, nel punto panoramico scelto per la notte: Meyers Creek Beach Viewpoint.

Lo squarcio nella roccia a Meyers Creek

L’idea non è brutta ma se c’è tanto vento come nel giorno in cui siamo andati noi diventa difficile stare seduti ad ammirare il panorama.

Uno dei due sentieri conduce direttamente alla spiaggia per farvi sentire ancora più vicini; poi potete anche trovare un Visitor Center e anche dei bagni aperti 24 ore su 24.

Il sole abbraccia il gabbiano

Dopo aver visto questa bellezza naturale abbiamo continuato a macinare chilometri per arrivare nel posto visto sull’applicazione IOverlander al tramonto, mica possiamo privarci dei tramonti sulla costa.

Così dopo un’altra ora e mezza di strada siamo finalmente giunti a destinazione, nel punto panoramico scelto per la notte: Meyers Creek Beach Viewpoint.