Ops, c’è la Furgo a Seattle

Da Moses Lake a Seattle ci sono due ore e 43 minuti di viaggio ma per noi sono state 3 ore e mezza; con la Furgo non possiamo correre però questi 285 chilometri li abbiamo percorso con uno spirito un po’ diverso. Da un po’ di tempo non andavamo a visitare una grande città e soprattutto con il Van quindi c’era anche una cosa importante da non sottovalutare: dove parcheggiarlo.

Quando siamo arrivati di Sabato abbiamo provato ad entrare in un parcheggio sotterraneo ma dopo essere scesi ci siamo accorti che il van con il portapacchi e la ruota di scorta sopra il tetto non riuscivamo a passare.

Così siamo usciti e grazie all’applicazione IOverlander abbiamo trovato una soluzione anche più suggestiva; il Lago Washington.

Un tuo piccolo gesto può fare la differenza…

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Ebbene sì, il parcheggio proprio di fronte al lago ma arrivarci non è così semplice; ci sono parecchie salite seguite da discese ripide ma piano piano l’abbiamo raggiunto.

Così una volta parcheggiato il van ci siamo goduti la vista, rilassati un po’ e poi ammirato il tramonto; potevamo poi programmare la gita in città e andare a dormire contenti.

È arrivata Domenica e abbiamo raggiunto la città; essendo partiti presto non si vedeva nessuna persona in giro e questo ci ha anche agevolato nel trovare parcheggio vicino al centro; la cosa positiva però è stata un’altra ossia che non abbiamo dovuto pagare per parcheggiare. Di Domenica non si paga quindi è stata una piacevole scoperta e dopo aver sistemato il van, preparato le nostre cose ci siamo messi in marcia ma ovviamente prima colazione; cappuccino e brioches per tornare un istante in Italia.

Sosta con vista per la notte

Dopo la colazione si va alla scoperta della città

Dopo esserci goduti il momento sacro, la colazione abbiamo dato il via alla giornata e anche alla passeggiata perché ci siamo mossi a piedi; scelta che vi consigliamo se volete vivere al meglio la città e perdervi nelle sue vie. Ovviamente non mancano i grattacieli però hanno un loro fascino particolare, soprattutto per i vari riflessi che si creano e quindi per gli appassionati di fotografia possono essere un ottimo spunto.

È stato strano passare da paesaggi con natura incontaminata ad una città ricca di grattacieli però ce la siamo goduta anche se per un giorno.

Tra le attrazioni imperdibili c’è lo Space Needle, il fiore all’occhiello della città e visibile da lontano grazie alla sua altezza di 184 metri.

È stato realizzato nel 1962 nel cosiddetto Seattle Center il quale ha ospitato l’EXPO sempre nello stesso anno; si trova al 400 di Broad Street. Al piano terra entrando potete trovare lo shop con tutti i gadget e anche una riproduzione fedele in LEGO della torre; poi se volete salire e ammirare la città dall’alto bisogna pagare 35 dollari per il ticket.

Sosta con vista per la notte

Dopo esserci goduti il momento sacro, la colazione abbiamo dato il via alla giornata e anche alla passeggiata perché ci siamo mossi a piedi; scelta che vi consigliamo se volete vivere al meglio la città e perdervi nelle sue vie. Ovviamente non mancano i grattacieli però hanno un loro fascino particolare, soprattutto per i vari riflessi che si creano e quindi per gli appassionati di fotografia possono essere un ottimo spunto.

È stato strano passare da paesaggi con natura incontaminata ad una città ricca di grattacieli però ce la siamo goduta anche se per un giorno.

Dopo la colazione si va alla scoperta della città

Tra le attrazioni imperdibili c’è lo Space Needle, il fiore all’occhiello della città e visibile da lontano grazie alla sua altezza di 184 metri.

È stato realizzato nel 1962 nel cosiddetto Seattle Center il quale ha ospitato l’EXPO sempre nello stesso anno; si trova al 400 di Broad Street. Al piano terra entrando potete trovare lo shop con tutti i gadget e anche una riproduzione fedele in LEGO della torre; poi se volete salire e ammirare la città dall’alto bisogna pagare 35 dollari per il ticket.

Si intravede lo Space Needle

I grattacieli si specchiano

Vicino alla scultura ci sono anche altre attrazioni, ma soprattutto una in particolare: il Chihuly Garden and Glass.

È caratterizzato da un giardino con funzione di museo dove le protagoniste principali sono le sculture di vetro soffiato dell’artista Dale Chihuly; raffigurano fiori, rami e altre forme uniche nel loro genere.

Pensate che con la sua incredibile voglia di imparare decise di trasferirsi per un periodo a Venezia per studiare e apprendere l’arte della lavorazione del vetro soffiato a Murano; le sue opere sono esposte in tutto il mondo.

Non siamo entrati ma possiamo dirvi che il biglietto costa 40/45 dollari; dipende ovviamente dal budget che ognuno si prefissa come spesa.

La città ci sta stupendo, molto di più rispetto alle altre che abbiamo visto e siamo pronti a stupirvi con alcune curiosità particolari di questa città.

Non perdetevi il prossimo articolo.

Si intravede lo Space Needle

Vicino alla scultura ci sono anche altre attrazioni, ma soprattutto una in particolare: il Chihuly Garden and Glass.

È caratterizzato da un giardino con funzione di museo dove le protagoniste principali sono le sculture di vetro soffiato dell’artista Dale Chihuly; raffigurano fiori, rami e altre forme uniche nel loro genere.

Pensate che con la sua incredibile voglia di imparare decise di trasferirsi per un periodo a Venezia per studiare e apprendere l’arte della lavorazione del vetro soffiato a Murano; le sue opere sono esposte in tutto il mondo.

I grattacieli si specchiano

Non siamo entrati ma possiamo dirvi che il biglietto costa 40/45 dollari; dipende ovviamente dal budget che ognuno si prefissa come spesa.

La città ci sta stupendo, molto di più rispetto alle altre che abbiamo visto e siamo pronti a stupirvi con alcune curiosità particolari di questa città.

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